La pandemia di Coronovirus non ha solo stravolto le abitudini e le vite delle persone, ma di tutti i settori produttivi italiani.
Il lockdown ha creato presupposti di adattamento e cambiamento, che potrebbero segnare un “punto di non ritorno” per molte attività.
Negozi fisici alla scoperta dell’e-commerce (e del digitale)
Sono numerosi gli attori, focalizzati sui beni alimentari e di prima necessità, che si sono avvicinati per la prima volta all’eCommerce. Ad esempio molti ristoranti hanno messo online la propria offerta di piatti pronti attraverso piattaforme di food delivery e tanti supermercati hanno attivato l’eCommerce mediante alleanze con piattaforme che già da tempo abilitano la spesa online. Ancora più numerosi i negozi di quartiere che hanno iniziato a lavorare con strumenti digitali: presa dell’ordine via whatsapp o per telefono.
Ma non solo negozi, anche diversi consumatori hanno iniziato ad affidarsi per la prima volta al canale online. In alcuni casi si parla di un aumento di web shopper di oltre +100%.
Fisico e online mai così vicini
Se per molti forse non era ancora chiaro, ora la consapevolezza è più forte: l’Ecommerce è a tutti gli effetti un processo fisico.
Fare Ecommerce richiede impegno e una macchina operativa perfettamente funzionante ed efficiente: processi ottimizzati di picking e di trasporto, oltre alla capacità di monitorare con successo tutte le fasi operative e il plus dei servizi a valore aggiunto.
Le dipendenze tra mondo fisico e digitale sono venute a galla anche con altre sfumature: tutti quei retailer multicanale di abbigliamento, beauty, informatica ed elettronica, costretti alla chiusura dei propri negozi, hanno visto nell’online una preziosa possibilità per mantenere la relazione e per creare valore ai propri consumatori.
La logistica e-commerce di Agenzie Riunite e Dotlog non si ferma
Nonostante l’esponenziale crescita degli acquisti online, anche la logistica per e-commerce è stata colpita dal covid-19: chi si occupa di magazzino si trova ad affrontare picchi di carico paragonabili solo al periodo del Natale e del Black Friday. Inoltre, il settore della logistica è uno tra i più esposti per quanto riguarda l’epidemia: operare all’interno dei magazzini necessita della giusta tutela della salvaguardia della salute dei lavoratori della filiera logistica.
Noi di Agenzie Riunite e Dotlog rispettiamo quanto imposto dalla normativa, preservando le distanze di sicurezza, dotando gli operatori di guanti e mascherine, igienizzando e sanificando periodicamente i luoghi e gli oggetti in uso (dai transpallet ai lettori ottici, …) e dotando il personale di saponi e gel a base alcolica.
Anche per i trasportatori è previsto il rispetto della normativa, mantenendo le dovute distanze in fase di consegna della merce, evitando di scendere dalla cabina.
Ovviamente una fisiologica battuta d’arresto si è registrata soprattutto nella fase iniziale dell’esplosione del contagio in Cina, con un rallentamento delle spedizioni verso e dall’Oriente. Le spedizioni tuttavia sono in ripresa registrando i primi indici di miglioramento rispetto l’anno precedente.
In Europa le restrizioni dei diversi governi, Austria e Svizzera in primis, stanno rallentando i flussi mercantili soprattutto nelle zone di confine, e la situazione rimane ancora complessa soprattutto per la mancanza di uniformità dei provvedimenti nei vari stati.
In questo difficile periodo Agenzie Riunite e DotLog supportano lo sforzo nazionale nella lotta al Coronavirus e si stanno impegnando a fornire la distribuzione gratuita di beni di consumo.
In Lombardia, nelle aree di Varese e Milano, consegniamo gratuitamente a domicilio i quotidiani, mentre nel veronese distribuiamo gratuitamente dispositivi sanitari inviati dalla Cina alle fabbriche aderenti l’Associazione Italiana degli Scatolifici.
Un gesto di sostegno e vicinanza, pur mantenendo le dovute distanza di sicurezza.
Fonti: osservatori.net, dotlog.eu